Nonostante l’ora tarda voglio scrivere due parole anche sul torneo femminile, che ha regalato due match forse al di sotto delle aspettative. Non so voi, ma io personalmente, nell’elaborare i miei pronostici quotidiani, ero seriamente convinto del fatto che Maria Sharapova e Samantha Stosur sarebbero arrivate a disputare l’atto finale degli Internazionali di Roma. Quello che, semmai, mi ha sorpreso è il modo in cui vi sono arrivate.
Su Samantha poco da dire. Partiva favorita contro Na Li, giocatrice che sia a Madrid che qui aveva raccolto due semifinali, ma non aveva mai seriamente convinto nel gioco. Ed in effetti la numero uno d’oriente ha tenuto testa soltanto nel primo set alla potente australiana. Perso il tie-break, la Li si è praticamente chiamata fuori, lasciando campo libero ad una Stosur sempre più convincente. 7-6 6-0 e finale in cascina.
Mi ha lasciato notevolmente colpito, invece, l’esito della seconda semifinale. Non tanto per il successo di Maria Sharapova, che avevo precedentemente pronosticato e nel quale credevo realmente, quanto per le modalità con cui è giunto. Masha ha dominato in lungo e in largo lo scambio, facendo il bello e il cattivo tempo (40 vincenti!) e relegando Caroline Wozniacki, numero uno mondiale, al ruolo di comparsa, di sparring partner. La riflessione che mi pongo (e di certo non serviva questo match per farlo capire) è la seguente: la numero uno del mondo può mai farsi dominare in maniera così netta da un’altra giocatrice? Ovviamente NO! La mia considerazione è che il tennis femminile sta vivendo momenti molto difficili, con pochi talenti e tante, troppe giocatrici che arrivano nei piani alti più per doti fisico-atletiche che per reali doti tecniche. È aberrante vedere come nell’arco di un decennio siamo passati dall’avere una top ten di assoluto rispetto ad avere una top ten vergognosamente scarsa (non vorrei esagerare nei toni), in cui c’è davvero poco talento (e grazie al cielo che c’è Francesca!). Dove ci può condurre tutto questo? Non mi dilungo, perché sto uscendo fuori dal seminato, ma proverò a riaffrontare l’argomento a torneo finito e a mente fredda.
Domani, quindi, sarà Sharapova-Stosur. Nonostante i precedenti siano vergognosamente dalla parte della Sharapova (7-0) è giusto sottolineare che si tratta di match alquanto datati, eccezion fatta per l’ultimo scontro diretto, risalente al torneo di Miami di questa stagione. Una cosa è certa: sarà lotta, di quella vera.